Argento che vale oro. La Nazionale di volley femminile è la seconda forza del mondo

Quando si arriva in finale, vuoi vincerla. Ed anche un metallo prezioso come l’argento può perdere, erroneamente, il suo valore effettivo. La Nazionale di volley femminile si è dovuta inchinare al Giappone che non a caso è una delle culle della pallavolo internazionale. In un palazzetto gremito e festante, si è vissuta una finale vera. Vera per le emozioni, vera per i colori sugli spalti, vera per gli sguardi intensi dentro il campo. Le azzurre hanno sofferto le avversarie soprattutto psicologicamente, congelando le loro potenzialità sul nascere. E così è stata una finale dove l’Italia non ha espresso i suoi veri valori. I parziali non rendono merito al gioco della squadra di Alessandra Campedelli e del Dt Loredana Bava. Una formazione che ha lavorato duro per arrivare così in alto. Un gruppo coeso e formato da 12 guerriere.

E’ mancato probabilmente il muro e la ricezione ha balbettato, ma di fronte c’era un’avversaria sicura in attacco, solida in difesa, con una ricezione che ha raccolto tutto, anche grazie a un servizio chirurgico. L’Italia al suo debutto in una finale olimpica, ha sofferto mentalmente. Con un pizzico di maggior lucidità, magari sarebbe stato un match più equilibrato. Ma va bene così. Non capita tutti i giorni di conquistare un argento e fra l’altro la Nazionale di volley sorde nella sua storia non era mai arrivata sul podio.

Alla fine il presidente Guido Zanecchia non può che complimentarsi con le ragazze. “Siete il nostro orgoglio” ha detto il numero uno della Fssi che ha anche consapevolmente ammesso la superiorità di una potenza come il Giappone. Lo sport è anche questo, ed  è bello così. Soddisfatto anche il Team Manager Massimiliano Bucca, il primo a sostenere fino alla fine il capitano Ilaria Galbusera e le sue compagne. Le loro lacrime al termine dell’incontro simboleggiano il forte attaccamento alla maglia azzurra della Fssi.

Il Bowling maschile a squadre chiude al 6° posto

Il bowling chiude la sua giornata con la conquista del 6° posto nella gara a squadre maschile.

“Eravamo a un passo dalle prime posizioni, che significano medaglia, perché nel bowling non esiste la finale per il terzo posto, in quanto sia terzo che quarto classificato vengono ugualmente premiati – spiega il Team Manager azzurro, Massimiliano Bucca -. L’Italia era partita bene con un quarto posto nella prima partita, poi ha perso punteggio via via che passava il tempo, quindi ha recuperato, ma ormai il divario era troppo ampio per entrare nel poker finale e aggiudicarsi la medaglia, per questo all’interno dello staff c’è un po’ di rammarico”.

Calcio, sfuma la finale olimpica, ma agli azzurri resta una chance di medaglia

A leggere il risultato, 4-0, e conoscendo il valore dell’avversario – la Turchia è campione del mondo in carica – si potrebbe pensare che non c’è stata partita. Ed invece la semifinale del torneo di calcio fra Italia e i padroni di casa turchi, davanti a uno stadio gremito di tifosi locali, è stata una gara vera e combattuta. Come racconta il Team Manager della delegazione italiana, Massimiliano Bucca.

“Un risultato bugiardo – afferma il dirigente azzurro – perché l’Italia si è ben comportata, esprimendo anche un bel gioco. La partita è stata molto combattuta per gran parte, all’intervallo gli azzurri erano sotto di un gol, battendosi a viso aperto e non arroccati, nonostante si giocasse nella tana del lupo, con tutte le pressioni del caso, arbitro turco e tifo contrario”. Nella ripresa la Nazionale italiana avrebbe potuto pareggiare ma non vi è riuscita e, scoprendosi, ha preso il secondo gol: cose che capitano nel calcio, non a caso si dice ‘gol sbagliato, gol subìto’. A quel punto il tempo per recuperare si era ridotto, la squadra si è un po’ scomposta e ha preso gli altri due gol che hanno arrotondato un risultato sin troppo severo per i valori visti in campo.

Ora a capitan Grippo e compagni resta la possibilità di salire comunque sul podio affrontando l’Egitto, sabato 29 luglio alle ore 17 italiane, nella finale per il bronzo.

 

Volley, la Nazionale maschile chiude il torneo olimpico al 6° posto

L’Italia del volley maschile perde 3-2 contro il Brasile la finale per il 5/6 posto. Partita spettacolare ed emozionante, che fa solo bene alto sport, con le squadre che si giocano i set fino all’ultimo punto. Il Brasile si porta avanti 2-0 ( 26-24 e 25/21 i primi parziali) ma l’Italia reagisce, mostrando grande carattere e si porta sul 2-2 ( 34-32 25-22) con un terzo set infinito. Nel quinto e decisivo set, la spunta il Brasile 15-12.  Ed è la terza volta che gli azzurri perdono al tie-break in queste Deaflympics, davvero una disdetta.
Complimenti però alla Nazionale di coach Stefano Gentile e del Dt Marco Sabbatini perché ha saputo conquistato il pubblico di Samsun per il gioco espresso e anche per lo stile fuori dal campo.
È mancato solo qualcosina per arrivare ad una medaglia olimpica, che sarebbe stata meritata e onestamente questo 6° posto va un po’ stretto agli azzurri.

Basket femminile, Italia sconfitta dalla Grecia: giocherà per il bronzo

Ci sono giornate che bisogna imparare a digerire in fretta. Per non lasciare che la delusione superi la fiducia di potersi ancora regalare un’altra giornata di gloria. E’ la situazione attuale della Nazionale femminile di basket, sconfitta in semifinale dalla Grecia (49-33 il risultato). Ricacciata indietro ad un passo dalla finale olimpica, la squadra di Sara Braida ora è chiamata a sfruttare la chance che le si presenterà davanti sabato contro l’Ucraina, quella di salire comunque sul podio e mettersi al collo la medaglia di bronzo.

Il ko odierno, lo stesso subìto nella semifinale di un anno fa agli Europei di Salonicco, racconta che le elleniche – assenti gli Usa per propria scelta – sono oggi la vera potenza della palla a spicchi femminile sorde. “Sapevamo che per vincere con loro, che sono le favorite per l’oro, dovevamo fare la partita perfetta, cosa che non è stata – ammette Sara Braida, coach delle azzure -. L’avevamo preparata bene e abbiamo tenuto in difesa, mettendo qualche granello di sabbia nei loro ingranaggi, ma purtroppo abbiamo tirato con pessime percentuali: e non puoi sperare di vincere se chiudi con percentuali così basse”.

La sfida con l’Ucraina è la riedizione della finale degli Europei 2016, che terminò a favore delle azzurre sul filo di lana. Un ricordo che deve trasmettere fiducia a Cascio e compagne, chiamate ad un ultimo sforzo per provare a tornare a casa ‘medagliate’.

7° Video TG sulle XXIII Deaflympics 2017

Una giornata ricca di soddisfazione quella del 26 luglio, è arrivata la prima medaglia d’oro grazie al karate!
Ma cominciamo parlando di lotta libera, con Davide Stabile che, dopo aver perso il primo combattimento, è stato ripescato ed è riuscito a classificarsi al 7° posto. Un giovane che farà strada.
Le arti marziali sono state le protagoniste della giornata, con Giuseppe Alibrandi che ha portato a casa un bronzo: vince, passa in semifinale, poi perde ma, ripescato, combatte fino a conquistare il terzo posto e quindi il podio. Il metallo più prezioso lo aggiunge poi il suo compagno di squadra Pasquale Longobardi che sale sul gradino più alto del podio senza mai perdere un combattimento. Un oro da imbattuto, fantastico.
Nel nuoto abbiamo classificato la staffetta 4×100 alla finale, è un evento storico per la Fssi che non aveva mai presentato la staffetta in piscina ma solo indviduali. I nostri Germano, Tamborrino, Riganti e Lucarini hanno chiuso al 6° posto, stabilendo anche il record italiano.
Infine la pallavolo. La Nazionale maschile si è ripresa psicologicamente dopo l’uscita dalla zona medaglie: ha battuto gli Stati Uniti per 3-1 e domani disputerà la finale per il 5° posto contro il Brasile.
L’impresa di giornata come squadra la compie la Nazionale femminile di pallavolo che, battendo gli Usa per 3-1, conquista la finale per il primo posto contro il Giappone. Una medaglia è già al collo, domani sapremo di che colore.

Nuoto, storica staffetta 4×100: è tra le prime sei al mondo

Ancora soddisfazioni per il nuoto italiano. Ieri infatti è scesa in vasca, per la prima volta nella storia della Fssi, la staffetta 4×100 stile libero che ha conquistato un ottimo sesto posto. Il quartetto era formato da Luca Germano, Simone Lucarini, Fabio Riganti e Federico Tamborrino. Il gruppo azzurro si è qualificato la mattina per poi accedere alle finali del pomeriggio, ben figurando.

Alla fine soddisfatti per la prestazione ottenuta il direttore tecnico Federico Paria e l’allenatore Vito Del Priore.