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Orientamento, il bilancio delle Deaflympics di Samsun

E’ la disciplina che ha portato la prima medaglia nella bacheca azzurra di questa XXIII edizione delle Deaflympics e forse l’inizio così brillante aveva fatto sperare in qualcosa di più che nei giorni successivi è mancato. Ecco il bilancio del Dt azzuro Brunella Grigolli e del medagliato Luigi Lerose.

“La settimana dell’orientamento è stata particolare – racconta il Dt Brunella Grigolli -. La gara migliore è stata quella sprint, basata sulla velocità, in cui Luigi Lerose ha vinto la medaglia di bronzo, mentre non abbiamo potuto partecipare alla staffetta mista perché ci mancava la componente femminile.  Invece nelle ‘middle’ e ‘long’ abbiamo sofferto molto il sole, il caldo e poi la gara era molto fisica, mentre noi italiani siamo portati per le competizioni più tecniche. Nella staffetta maschile, infine, siamo arrivati quinti: forse dovevamo lavorare un po’ di più sulla componente della resistenza”.

Chi torna a casa più felice di tutti è Lerose, con il bronzo al collo: “Nel complesso abbiamo disputato 5 gare: le prime due erano ‘urban’ cioè gare che si svolgono nei parchi, le ultime tre invece sono state disputate nella foresta. Ci siamo preparati molto bene per lo sprint, ma in quelle fuori dalla città devo ammettere che abbiamo sofferto fisicamente e speravamo in qualcosa di più nella staffetta”.

Il Dt azzurro, però, nel complesso è soddisfatto: “Abbiamo una buona squadra, con un’ottima collaborazione tra gli atleti e lo staff – sottolinea Grigolli -. Siamo alla ricerca di altre persone che vogliano provare l’orienteering, anzi sto pensando di organizzare dei corsi per far conoscere meglio e di più la nostra disciplina. Ma il futuro ci fa ben sperare”.

L’orientamento torna sul podio: bronzo per Lerose

A distanza di 16 anni (Deaflympics di Roma, 2001) l’Italia torna a vincere una medaglia nell’Orientamento grazie alla brillante prestazione di Luigi Lerose nello sprint, che porta così a 4 i bronzi conquistati dalla delegazione azzurra. Calabrese di Cariati (provincia di Cosenza) classe ’77, Le Rose (che oggi vive in Inghilterra, dove l’orienteering è molto diffuso) pratica questa specialità a livello agonistico da vent’anni ed era già arrivato terzo un anno fa agli Europei di Olomouc, in Repubblica Ceca. Ma questa medaglia olimpica rappresenta uno step più importante, come riconosce il presidente federale Guido Zanecchia: “Una notizia super per la Fssi, sono meravigliato ma felicissimo di questo bronzo – dice -. Nel 2001 vincemmo una medaglia nell’orientamento ma come squadra, mentre questo bronzo conquistato nell’individuale dimostra che siamo sulla strada giusta e che il lavoro del Dt Brunella Grigolli, che ci mette tanto impegno e passione, sta alzando la qualità dei nostri atleti”.