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Sesto il bowling femminile nella gara a squadre

A un passo dalla finale. Il bowling femminile conclude al sesto posto la gara a squadre e per due piazze non si qualifica per la finale. Le azzurre hanno dovuto cedere il passo alla Korea, prima, alla Russia, seconda, a Taipei, terza. Al quarto posto si è classificata l’Ucraina, mentre al quinto la Repubblica Ceca. L’Italia è sesta, un risultato comunque soddisfacente, che sì lascia un po’ d’amaro in bocca, ma la concorrenza era spietata e le nostre atlete si sono difese con onore.

Argento che vale oro. La Nazionale di volley femminile è la seconda forza del mondo

Quando si arriva in finale, vuoi vincerla. Ed anche un metallo prezioso come l’argento può perdere, erroneamente, il suo valore effettivo. La Nazionale di volley femminile si è dovuta inchinare al Giappone che non a caso è una delle culle della pallavolo internazionale. In un palazzetto gremito e festante, si è vissuta una finale vera. Vera per le emozioni, vera per i colori sugli spalti, vera per gli sguardi intensi dentro il campo. Le azzurre hanno sofferto le avversarie soprattutto psicologicamente, congelando le loro potenzialità sul nascere. E così è stata una finale dove l’Italia non ha espresso i suoi veri valori. I parziali non rendono merito al gioco della squadra di Alessandra Campedelli e del Dt Loredana Bava. Una formazione che ha lavorato duro per arrivare così in alto. Un gruppo coeso e formato da 12 guerriere.

E’ mancato probabilmente il muro e la ricezione ha balbettato, ma di fronte c’era un’avversaria sicura in attacco, solida in difesa, con una ricezione che ha raccolto tutto, anche grazie a un servizio chirurgico. L’Italia al suo debutto in una finale olimpica, ha sofferto mentalmente. Con un pizzico di maggior lucidità, magari sarebbe stato un match più equilibrato. Ma va bene così. Non capita tutti i giorni di conquistare un argento e fra l’altro la Nazionale di volley sorde nella sua storia non era mai arrivata sul podio.

Alla fine il presidente Guido Zanecchia non può che complimentarsi con le ragazze. “Siete il nostro orgoglio” ha detto il numero uno della Fssi che ha anche consapevolmente ammesso la superiorità di una potenza come il Giappone. Lo sport è anche questo, ed  è bello così. Soddisfatto anche il Team Manager Massimiliano Bucca, il primo a sostenere fino alla fine il capitano Ilaria Galbusera e le sue compagne. Le loro lacrime al termine dell’incontro simboleggiano il forte attaccamento alla maglia azzurra della Fssi.

7° Video TG sulle XXIII Deaflympics 2017

Una giornata ricca di soddisfazione quella del 26 luglio, è arrivata la prima medaglia d’oro grazie al karate!
Ma cominciamo parlando di lotta libera, con Davide Stabile che, dopo aver perso il primo combattimento, è stato ripescato ed è riuscito a classificarsi al 7° posto. Un giovane che farà strada.
Le arti marziali sono state le protagoniste della giornata, con Giuseppe Alibrandi che ha portato a casa un bronzo: vince, passa in semifinale, poi perde ma, ripescato, combatte fino a conquistare il terzo posto e quindi il podio. Il metallo più prezioso lo aggiunge poi il suo compagno di squadra Pasquale Longobardi che sale sul gradino più alto del podio senza mai perdere un combattimento. Un oro da imbattuto, fantastico.
Nel nuoto abbiamo classificato la staffetta 4×100 alla finale, è un evento storico per la Fssi che non aveva mai presentato la staffetta in piscina ma solo indviduali. I nostri Germano, Tamborrino, Riganti e Lucarini hanno chiuso al 6° posto, stabilendo anche il record italiano.
Infine la pallavolo. La Nazionale maschile si è ripresa psicologicamente dopo l’uscita dalla zona medaglie: ha battuto gli Stati Uniti per 3-1 e domani disputerà la finale per il 5° posto contro il Brasile.
L’impresa di giornata come squadra la compie la Nazionale femminile di pallavolo che, battendo gli Usa per 3-1, conquista la finale per il primo posto contro il Giappone. Una medaglia è già al collo, domani sapremo di che colore.