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Volley, la Nazionale maschile oggi con il Brasile per il quinto posto

La pallavolo maschile oggi gioca per il quinto posto. Dopo la vittoria contro gli Usa, i ragazzi allenati da Stefano Gentile devono ora battere il Brasile per chiudere questa Deaflympics in quinta posizione. Le premesse sono buone. Infatti ieri gli azzurri hanno battuto gli americani per 3-1 con i seguenti parziali 23-25, 25-19, 25-15, 25-14.

”L’Italia ha perso il primo set  perchè aveva ancora scorie della partita precedente – racconta il consigliere federale Stefano Parra -, poi dal secondo tempo in poi si è sciolta e ha cominciato a giocare bene, vincendo alla fine il match facile”. Si e’ visto un gioco bello e divertente, che fa ben sperare per l’incontro di oggi alle 15 quando gli azzurri incroceranno il Brasile al Mustafa Sports Hall.

Per l’esordiente Davide Stabile settimo posto nella lotta libera

L’atleta Davide Stabile alla sua prima partecipazione alle Deaflympics si e’ classificato al settimo posto nella lotta libera 61 chilogrammi. Il portacolori della Fssi si e’ misurato con concorrenti professionisti, ma si e’ fatto valere.

Nella prima prova ha perso con un lottatore ucraino, campione del mondo, Andrii Kambur. Il giovane Stabile e’ pero’ stato ripescato e quindi nella seconda prova si e’ misurato con un avversario turco, Ali Yigitmehmet, perdendo nuovamente e piazzandosi alla fine al settimo posto.

“Sono molto soddisfatto del risultato ottenuto dal mio atleta, era la sua prima esperienza olimpica”. Cosi’ l’allenatore di Davide Stabile, Pietro Amendola.

 

Volley femminile in paradiso: fa fuori gli Usa e approda alla finale olimpica

Ha già una medaglia al collo l’Italia del volley femminile. Per sapere di che metallo sarà, dovremo aspettare venerdì quando le azzurre di coach Alessandra Campedelli si scontreranno di nuovo col Giappone, unica squadra che sin qui ha battuto Galbusera e compagne, il giorno del debutto. Ma oggi quella partita sembra così lontana. Oggi che l’Italia ha fatto fuori gli Stati Uniti, la potenza del volley che era venuta a Samsun per vincere la medaglia d’oro. E invece in finale volano le straordinarie azzurre del Dt Loredana Bava, che stanno lievitando come il buon pane in forno, perché gli ingredienti adesso funzionano tutti.

Perso il 1° set sul filo di lana per 26-24, la Nazionale femminile non s’è persa d’animo ed è riuscita a strappare l’inerzia alle americane conquistando 2° e 3° set ai vantaggi (29/27, 26/24). Nel 4° parziale, la cavalcata azzurra è stata più netta: l’Italia era partita sparata andando in vantaggio per 8-1, poi gli Usa sono risaliti sino al 23-20; però nemmeno in quel momento le mani di Alice Tomat e socie hanno tremato, anzi sono rimaste salde: il ‘martello’ friulano, fra l’altro, ha chiuso la sua prova mettendo giù una prestazione da ben 26 punti.

Il 28 luglio (alle 14, ora italiana) sarà comunque una giornata storica per la Fssi del presidente Zanecchia, al settimo cielo per questo risultato. Chiaro che adesso l’oro che scintilla ad un passo fa gola e si andrà in campo per provare ad ottenere il massimo. Ma, comunque vada, quello che hanno fatto sinora queste ragazze rimarrà nella storia delle Deaflympics.

“E’ andata alla grande – esclama il capitano, Ilaria Galbusera – ci abbiamo creduto sino alla fine: testa, cuore e attributi. Perso il 1° set per alcuni errori nostri che potevamo evitare, vinto il 2°, l’adrenalina è poi salita a mille. Nel 3° siamo un po’ calate ma poi abbiamo fatto una rimonta pazzesca, dal 13-18 per gli Usa, sputando sangue su ogni pallone e lì, in alcuni frangenti, anche i nostri cambi sono stati molto utili. Ultimo set dalla partenza sprint, le americane stavano per raggiungerci, ma abbiamo tenuto botta e ora siamo dove avevamo sempre sognato. Mai nel volley Fssi l’Italia era andata a medaglia. Un sogno”.

“Adesso che siamo qua ce la giochiamo fino in fondo – dice coach Campedelli -. Le ragazze sono state magnifiche, rispettando alla lettera il piano partita, hanno avuto pazienza nei momenti difficili, credendoci su ogni palla, nonostante la forza delle americane. Pensiamo già al Giappone, di sicuro usciremo dal campo avendo dato tutto: se sarà sufficiente per farcela bene, altrimenti la nostra vittoria più grande è quella essere arrivate sin qui, siamo cresciute tantissimo dalla prima partita ad oggi”.

Andrea Lucchetta, ex stella della Nazionale di volley maschile, che ha già aderito alla campagna ’55 db’  – l’iniziativa che si propone di far uscire dal silenzio lo sport dei sordi – ha postato un video su Instagram per celebrare la grande impresa delle ‘colleghe’ azzurre.

Tris del karate azzurro in poche ore: ecco il primo oro, grazie a Longobardi

Che giornata per il karate. Gli azzurri del Dt Gerardo Di Gruccio regalano tre medaglie alla delegazione italiana nel volgere di poche ore! E da oggi, nella bacheca della Fssi a queste Deaflympics di Samsun, brilla pure il metallo più luminoso, conquistato da Pasquale Longobardi nel kumite open. Un dominio assoluto quello del gigante napoletano che ha vinto gli ultimi due combattimenti, semifinale e finale, subendo zero attacchi: 8-0 contro l’iraniano Tabartehfarahani e 6-0 in finale contro il russo Merkov. L’oro al collo è stata la logica conseguenza della straordinaria potenza dimostrata.

Poco prima era arrivata una grande soddisfazione da Giuseppe Alibrandi: con due sconfitte (subìte dall’ucraino Makhno e dal russo Merkov) e due vittorie all’attivo (contro l’iraniano Mousain e il brasiliano Da Silva), l’atleta siciliano è entrato nel lotto dei ripescati e ha sfruttato alla grande la chance ricevuta, andando a conquistare il bronzo contro l’israealino Bokler, battuto per 2-0.

Per chiudere la giornata alla grande, il karate è salito sul podio con tutta la squadra azzurra, dopo aver conquistato un terzo posto (1-0 su Taipei) che racconta il valido lavoro svolto con questi ragazzi dal coach che li ha preparati così bene, Luca Nicosanti. Gli azzurri sono stati battuti solo dall’Ucraina, che poi ha vinto l’oro. Felicissimo il presidente federale Guido Zanecchia, che vede aumentare il medagliere di questa XXIII edizione.

Karate, Giovanni Improta regala un altro bronzo all’Italia

Giornata brillante per il karate che guadagna un’altra medaglia per la spedizione italiana a Samsun, il quinto bronzo. Lo ha conquistato Giovanni Improta, 20enne di Napoli, nella specialità Kumite (categoria -84 kg), un esordiente a queste Deaflympics. Improta (nella foto col suo allenatore, Luca Nicosanti) ha battuto prima l’ucraino Makhno, poi il messicano Rocha, infine l’iraniano Houshyar.

“Fin da piccolo ho vissuto nella palestra del mio primo maestro, mio padre Antonio – racconta il giovane medagliato -. Il tatami era il mio spazio preferito per giocare e poi è diventato il luogo dove ho espresso la mia passione. Per me partecipare alle Deaflympics è una gratificazione e un onore, sia come atleta che come sportivo”.

Calcio, storica qualificazione: battuta la Gran Bretagna ai rigori (5-4) nei quarti

Non ci poteva essere un finale di gara più emozionante per la Nazionale azzurra di calcio che vola in semifinale dopo aver eliminato la Gran Bretagna ai calci di rigore: 5-4. Gli azzurri si sono avviati al dischetto con una freddezza incredibile, senza lasciar trasparire ansia nè paura. Tutti i tiri sono andati a bersaglio: prima Cigna, quindi Bragaglia; dopo l’errore dei britannici la palla diventa più pesante, ma Francesco Di Biase non sbaglia. Longhi esita più volte prima di calciare il quarto penalty ma gonfia la rete pure lui, così quando Terranova sistema la palla per il quinto rigore tutti sono già pronti ad esultare. E Salvatore, dopo aver segnato, corre a braccia levate verso la tribuna dove sono sistemati i fans italiani, si toglie la maglia e s’arrampica come un gatto sulla recinzione. La gioia è incontenibile dopo la sofferenza dei tempi regolamentari prima, e del supplementare poi.

Le occasioni sono state tante, dall’una e dall’altra parte, ma da una parte Marco Fabbri si è superato, compiendo un paio d’interventi davvero notevoli, dall’altra gli azzurri hanno costruito bene ma senza riuscire a finalizzare con precisione le conclusioni. Anche nei supplementari non mancano i colpi di scena: il portierone azzurro sventa un gol fatto al 99′, quindi Terranova ha sui piedi una bella occasione nel 2° overtime ma nessuna delle due riesce a prevalere sull’altra. Si va così ai calci di rigore che regalano una nottata di felicità alla delegazione azzurra in una giornata già ricca di soddisfazioni in tante discipline. Ma il calcio, si sa, fa impazzire gli italiani. E anche le visualizzazioni sui social fanno registrare il boom.

Adesso gli azzurri sono attesi dall’avversario più ostico, la Turchia campione d’Europa e del mondo in carica: giovedì lo stadio sarà una bolgia e bisognerà avere sangue freddo per farcela.

Nuoto, brillano gli argenti di Germano e Tamborrino

Una giornata trionfale per il nuoto azzurro della Fssi. A distanza di pochi minuti, infatti, prima Luca Germano e quindi Federico Tamborrino si sono messi al collo l’argento.

Il portabandiera azzurro, che in mattinata si era qualificato per la finale dei 100 farfalla col miglior tempo assoluto (57”18) e pregustava forse un metallo più prezioso a fine giornata, ha disputato però una bella gara e si conferma in una distanza, nella specialità preferita, che gli è più congeniale. In finale Germano nuota pure più forte (56”42), ma trova la resistenza del russo Zhivaeva che chiude primo con 55”80.

La vera sorpresa qui a Samsun, però, è Tamborrino, capace di stabilire il nuovo record delle Deaflympics con il tempo di 16’00”93, abbassato addirittura di 7 secondi rispetto agli assoluti italiani a cui aveva partecipato. Eppure, quest’impresa eccezionale non è bastata al 21enne pugliese per andare a vincere l’oro, perché davanti a sè ha trovato ancora una volta il fenomeno giapponese Fujihara, che ha frantumato il record mondiale con 15’37”94. Questo per dire quanto il livello del nuoto si sia alzato fra gli atleti sordi. Ecco perché anche un mito di questa disciplina come Luca Germano si è dovuto sudare finora le sue medaglie. Il futuro, comunque, sorride a Federico Tamborrino che, uscito dal mare, ha appena cominciato a scrivere le sue pagine di storia fra le corsie della piscina.

Pallavolo, azzurri ko con l’Iran: sogno spezzato al tie-break

Finisce dopo 2 ore e 12 minuti di battaglia il sogno olimpico della Nazionale maschile di volley che non è decisamente fortunata e deve chinare la testa di nuovo al tie-break, come era già accaduto contro la Turchia. Stavolta contro l’Iran, però, pesa di più, perché significa l’uscita dalla zona medaglie di questa XXIII edizione delle Deaflympics. I parziali del quarto di finale contro l’Iran (16/25, 25/19, 16/25, 25/18, 10/15) raccontano chiaramente che si è giocato allo stesso livello e che nessuna delle due ha mai dilagato sull’altra. Per questo è più dura per gli azzurri digerire la sconfitta che li costringe a giocare per l’onore nella parte bassa della classifica, che assegnerà i posti dal 5° all’8°.

Questo il commento del Team Manager azzurro Massimiliano Bucca, presente sugli spalti del palasport: “L’Iran ci aveva già battuto in passato, nel ranking è fra le prime 3-4 squadre al mondo – ricorda il dirigente della Fssi -. Partivamo dunque sfavoriti, nonostante il vantaggio nel girone che ci aveva visti secondi. Ho visto comunque una gara alla pari: abbiamo perso al tie-break una sfida che potevamo tranquillamente portare a casa, ma loro hanno giocato meglio i punti decisivi, forse per la loro maggior esperienza o perché ci manca qualcosina in più sotto il profilo tecnico. Peccato, perché i due set che hanno vinto, gli azzurri se li sono aggiudicati nettamente, magari sono stati altalenanti, ma la pallavolo non prevede pareggio e una delle due alla fine doveva prevalere. Spiace, perché arrivare tra le prime quattro al mondo alle Olimpiadi significa scrivere una pagina di storia che rimane per sempre”.

 

Volley, la Nazionale femminile è fra le prime quattro del mondo

Il cielo è sempre più blu sopra l’Italia del volley femminile che alle Deaflympics di Samsun conquista una fantastica semifinale, dove andrà a sfidare gli Stati Uniti (domani a mezzogiorno, ora italiana, al Mustafa Stadium).

La netta vittoria riportata contro la Polonia (3-0) è stata in realtà più sofferta di quel che racconta il punteggio finale (25/22, 25/20, 25/17), come racconta l’allenatrice della Nazionale, Alessandra Campedelli dopo il match che porta la sua truppa in zona medaglia: “Sono state davvero brave perché, per come era iniziata, questa partita si era messa davvero male: le ragazze sentivano il peso della responsabilità, della voglia di far bene – ammette la Campedelli – e così sono partite molto contratte. La nostra parola magica, però, era avere pazienza e ci siamo riuscite ad averne e mantenere freddezza, perché nei primi due set abbiamo dovuto sempre recuperare. Ho visto una vera squadra, che si è aiutata nel momento della difficoltà, che ha sostenuto chi non era al massimo. Questo successo è meritato, sia per l’impegno che ci stanno mettendo sul parquet, ma anche per come si stanno comportando, da vere atlete, da quando è iniziata quest’avventura”.

La testa delle azzurre della pallavolo ora è già focalizzata sugli Stati Uniti: niente giorno di riposo, infatti, già domani si torna in campo per un mezzogiorno di fuoco nel quale inseguire un traguardo storico: la finale olimpica.