Bowling, storica medaglia dopo 12 anni: Davide Sacchi e’ di bronzo

“Devo essere sincero? Sì, questa medaglia me la sentivo, ho capito che potevo farcela quando, chiusa la mattinata al terzo posto, nel secondo turno ho visto che i miei avversari collezionavano punteggi bassi. Ci ho creduto, ed eccola qua”. Mostra orgoglioso il bronzo che gli penzola al collo il parmense Davide Sacchi, classe ’66, alla sua terza Olimpiade con la Fssi, che riporta in alto il bowling azzurro a distanza di 12 anni: “L’ultima medaglia l’abbiamo conquistata a Melbourne nel 2005 con Benedetta Foderà, questa nessuno se l’aspettava” commenta il segretario generale Paola Valli, al settimo cielo. Cominciano a ‘piovere’ medaglie sull’Italia: 3 in un giorno.  E questa portata a casa da Sacchi, che gioca pure in una squadra udenti di Eccellenza a Cesena, è davvero un gran bel colpo.

Basket femminile, l’Italia cede contro la Lituania

Seconda partita per la Nazionale femminile di basket alle Deaflympics di Samsun. Dopo l’incredibile vittoria sul filo di lana contro la Polonia, le azzurre tornano sulla terra affrontando la sempre temibile Lituania, una delle favorite per l’oro.
Il punteggio finale è severo (75-38), ma occorre sottolineare che all’intervallo la gara era ancora aperta, con l’Italia sotto di 13 punti (34-21), frutto di un buon impatto con il match, sicuramente migliore rispetto al debutto. Ad inizio ripresa, però, le lituane fanno il break e staccano nettamente le azzurre; coach Sara Braida ne approfitta per allungare le rotazioni, così da coinvolgere tutta la squadra e far riposare le titolari in vista della partita di venerdì contro la Cina (ore 16 locali), cruciale per il passaggio del turno in una posizione importante.

Nuoto, Luca Germano sul podio dei 200 farfalla: secondo bronzo di giornata

Erano tutti pronti a festeggiare il primo oro italiano di queste Deaflympics perché Luca Germano era arrivato alla finale dei 200 farfalla con il miglior tempo in batteria. Crono che ha confermato sostanzialmente in finale (2’06”05), dove però ha trovato pane per i suoi denti (primo il polacco Powroznik, secondo il giapponese Fujihara) e ha dovuto così accontentarsi del bronzo, che comunque rimane un risultato di tutto rispetto, come sottolinea il Team Manager della delegazione azzurra, Massimiliano Bucca: “Siamo felici per questa medaglia – dice Bucca -. Anche se può suonare come una piccola delusione per il personaggio, non dimentichiamo che in finale Germano si è migliorato di mezzo secondo, nuotando per quelle che sono state quest’anno le sue possibilità: non è calato, nè gli son tremate le gambe. Dobbiamo riconoscere sportivamente il valore degli altri due atleti, che in finale hanno superato sè stessi e i tempi che avevano fatto nella mattinata in batteria. Perciò i complimenti vanno anche e soprattutto al nostro Luca, che ha confermato sè stesso”.

Judo, brucia la sconfitta di Davide Stabile

Davvero sfortunata la prova di Davide Stabile che ha aperto le competizioni delle arti marziali per l’Italia cedendo negli ultimi 8” di gara al suo avversario kazako: “Era in vantaggio, ma ha commesso un’ingenuità proprio negli ultimi istanti, forse si sentiva la vittoria in tasca, peccato” racconta il capo delegazione e vice presidente della Fssi Lorenzo Belardinelli. Che ricorda la storia di questo 19enne salernitano: “Un atleta molto giovane, scoperto di recente dal Dt Gerardo Di Gruccio. Adesso non si deve abbattere, la sua versatilità gli permetterà di prendersi la rivincita sia nella lotta libera che nella lotta greco-romana, le altre specialità nelle quali compete in questi giochi olimpici”.

 

Nuoto, prima medaglia per l’Italia: Tamborrino è di bronzo nei 400 sl

Porta la firma di Federico Tamborrino la prima medaglia delle Deaflympics di Samsun. Il giovane nuotatore pugliese ha conquistato il bronzo nella finale dei 400 stile libero fermando il cronometro a 4:07.73. “Siamo felicissimi di questo risultato, non ce l’aspettavamo. Perché questa non è la sua gara, ma ha persino migliorato il suo record personale rispetto alle batterie del mattino, mettendo in acqua tutta la tenacia che aveva dentro” dice il Dt azzurro Federico Paria. Il ragazzo, felice di questa nuova esperienza nel mondo dei sordi che gli sta regalando grandi soddisfazioni, non dimentica però “il mio allenatore Ivan Sacchi, che è stato per me come un padre”. Presente sugli spalti della piscina il presidente della Fssi Guido Zanecchia, che così ha commentato il successo: “Provo un grande orgoglio in questa giornata che ci consegna le prime medaglie. Tamborrino è un atleta esploso in pochissimo tempo, teniamo conto che lui ha un background diverso, viene dal fondo e ha solo 22 anni, perciò in futuro potrà fare grandi cose. Desidero ringraziare il Dt Paria e il suo allenatore Vito Del Priore, che lo hanno preparato per arrivare sino a qui. Infine, il Consiglio federale, che ha dato loro fiducia, decidendo in extremis di portarlo in Turchia”. Se è vero che gli “ultimi” saranno i primi, Tamborrino ha tutte le carte per salire il più in alto possibile.

Pallavolo, seconda vittoria per gli azzurri: battuto il Venezuela

La Nazionale maschile di volley fa il bis e, dopo aver battuto il Giappone al debutto, fa fuori anche il Venezuela con una prestazione convincente e senza troppe sbavature. Finisce 3-0 e col passare dei minuti cresce la consapevolezza di Bolis (eccellente) e compagni, che tengono sempre l’inerzia del match in pugno. Il primo set è il più combattuto, col Venezuela che cerca di resistere, ma viene piano piano distanziato e si rifà sotto soltanto alla fine del set (20-16), fino a che capitan Aquilani chiude il parziale (25-20) mettendo giù l’ultimo pallone. Nel secondo set (terminato 25-18) la squadra di Stefano Gentile mantiene la concentrazione e non concede spazi all’avversario, cercando di giocare la palla alta, come aveva raccomandato in spogliatoio il coach, avendo studiato il limite dell’avversario. Nel terzo set gli azzurri, che sentono vicino il successo, partono un po’ più molli e finiscono per la prima volta in svantaggio (7-8) ma è solo un attimo: la testa torna presto presente sul parquet e così è fin troppo facile schiantare la resistenza dell’avversario, ormai rassegnato alla superiorità tecnica altrui. Il terzo parziale finisce 25-17, chiuso con una poderosa schiacciata di Lorenzo Verdecchia che mette la parola fine al match. E adesso, sotto con la Turchia.

Nuoto, gli azzurri partono col botto

Grande partenza per gli azzurri del nuoto alle Deaflympics di Samsun. Stamane i due atleti italiani di punta che schiera la delegazione si sono qualificati con tempi eccellenti. Il portabandiera Luca Germano ha mantenuto le attese chiudendo la batteria dei 200 farfalla col primo tempo (2:07.38), mentre la novità del gruppo, Federico Tamborrino ha sorpreso tutti piazzandosi secondo nei 400 stile libero, alle spalle del giapponese Fujihara fermando il cronometro a 4:09.14. Entrambi sono qualificati alla finale, che per Germano si svolgerà nel tardo pomeriggio di oggi.

L’Italia vince sulla sirena: vittoria da batticuore sulla Polonia (49-48)

A meno di 30” dalla fine l’Italia è sotto di cinque punti (48-43) e sembra finita. La Polonia ha dominato a rimbalzo, ha avuto vantaggi anche di 10-11 punti (l’ultimo 34-44) e deve solo gestire il vantaggio. Ma la fortuna che fino a quel momento aveva girato le spalle alle azzurre, imprecise ma anche sfortunate al tiro, finalmente guarda con benevolenza verso la Nazionale di coach Sara Braida. Nel finale succede di tutto: un gancio di Giulia Sautariello riporta l’Italia a -2 (46-48). A 5” dal gong la Polonia effettua una rimessa suicida, che tocca la retina. Palla restituita dagli arbitri alle azzurre che servono Viola Strazzari sulla linea dei 6,75: l’unica bomba che entra in tutta la partita (la percentuale da tre è di 1/15) è quella giusta. Invasione di campo, abbracci e lacrime sul parquet, con la piccola Viola (classe 2001) portata in trionfo. E’ stata la vittoria della volontà (49-48 il finale) perché l’Italia ha giocato a tratti veramente male: un inizio molle ha costretto Cascio e compagne sempre ad inseguire. Gara ricucita più volte, con le azzurre che tornano in partita grazie ai recuperi difensivi, ma soffrendo tanto sulle seconde opportunità avversarie, che hanno fatto valere la maggior stazza. Ma l’ultimo quarto è stato una battaglia e l’Italia ha combattuto con più determinazione. Nel basket, che vive di capovolgimenti improvvisi, bisogna crederci sempre, perché le sorprese sono sempre possibili. E quella confezionata dalle azzurre è stata favolosa.