Ieri sera il presidente Guido Zanecchia e il Consiglio Federale hanno dato il benvenuto agli atleti, ormai al completo dopo l’arrivo dei ragazzi del karate e dell’atletica. Il massimo dirigente della Fssi è apparso raggiante, non solo e non tanto per le 4 medaglie già conquistate dopo sei giorni di gare, ma soprattutto per l’alto numero di atleti portati a Samsun (95), per l’età media che si è notevolmente abbassata rispetto alla precedente edizione di Sofia, segno di un reclutamento più forte tra i giovani sordi, e per la scoperta di alcuni talenti che appena due mesi fa nemmeno conoscevano l’esistenza delle Deaflympics, come Federico Tamborrino, che nuotava in mare con gli udenti e qui in Turchia ha conquistato un bronzo nei 400 stile libero dopo un periodo di allenamento in piscina relativamente breve.
“Sono davvero felice, non solo per me e per la Federazione, ma per voi – ha detto Zanecchia – perché la Fssi non esisterebbe senza gli atleti. Voi avete davanti il futuro, voi siete il nostro futuro”.
Il capo delegazione Lorenzo Belardinelli ha caricato l’ambiente: “Abbiamo già fatto molto bene, cominciando ad arricchire il medagliere e qualificando tutte le nostre squadre per i quarti di finale. Adesso il gioco si fa duro, ma è proprio ora che i duri cominciano a giocare”.
Infine, il segretario federale Paola Valli ha letto la lettera che il presidente del Cip, Luca Pancalli, ha inviato agli atleti della Fssi. Le sue parole hanno colpito il cuore dei ragazzi e dei dirigenti della Fssi, che avvertono sempre più forte la vicinanza del Comitato Italiano Paralimpico.