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Franco Pagani, dal Milan alla Fssi: “Qui ho trovato l’anima dello sport”

Con il Milan di Sacchi, Capello e Ancelotti ha vinto tutto quello che c’era da vincere: ci sono 32 trofei che brillano nella sua bacheca e ben 34 anni in rossonero, praticamente una vita. Ma oggi Francesco ‘Franco’ Pagani è al seguito della delegazione azzurra della Fssi alle Deaflympics. Un onore per la Nazionale di calcio che lo ha tutti i giorni al suo fianco come masso-fisioterapista, ma un’esperienza incredibilmente bella anche per lui, che così la racconta: “Il mio contatto con la Federazione è nato grazie al mister della squadra, Stefano Del Corno, che è della mia zona. Quest’avventura mi piace moltissimo, soprattutto sotto l’aspetto umano, perché ho trovato qui un’anima diversa, che tra i professionisti a volte manca – ammette Pagani -.  Da come si allenano, a come viaggiano in pullman, piccole cose che però ho notato con piacere. Capirsi non è un problema, tutti gli italiani sono bravi a gesticolare”.

Il suo passato nel Milan è stato un sogno realizzato “perché, prima di entrarci a lavorare, ne ero già un tifoso” rivela. Lavorare con allenatori del calibro di Sacchi, Capello e Ancelotti è stato gratificante “perché, prima di tutto, sono dei grandi uomini, veramente” sottolinea. E aggiunge: “Con i giocatori rossoneri ho sempre avuto un buon rapporto perché mi pongo verso di loro con serenità”.

Un’avventura che sta andando nel migliore dei modi: la Nazionale di calcio maschile, che mancava dalle Deaflympics da 12 anni, ha conquistato i quarti di finale con il primo posto nel girone. Domani sera, alle 20, affronterà la Gran Bretagna per credere ancora in un grande sogno del quale, oltre a mister Del Corno, sono stati artefici anche il Dt Luca Aquilino e il coordinatore tecnico Alessandro Bernardini, ritratti nella foto insieme a Pagani, al Team Manager azzurro Massimiliano Bucca e al capo delegazione Lorenzo Belardinelli.