semifinale

Basket, le azzurre volano in semifinale: eliminata la Turchia padrona di casa

Una squadra che non molla mai, che ci crede sempre, che quando è sotto non smette di lottare e non si disunisce. Così l’Italia femminile del basket si è guadagnata la semifinale qui alle Deaflympics di Samsun ed entra così di nuovo in zona medaglie, come un anno fa agli Europei di Salonicco. Match in salita per le azzurre, con la Turchia partita sulle ali dell’entusiasmo, trascinata dal pubblico di casa: sul 14-5, figlio di un gioco da tre punti di Aslan, sale un po’ d’ansia e solo Anna Bonomi sembra avere il sangue freddo di continuare a giocare senza paura. Ecrin Kose, stellina turca, sembra incontenibile e nel secondo quarto si rischia il tracollo quando, sull’ennesima palla persa, le padrone di casa si portano a condurre sul 28-15.

A 3′ dall’intervallo, però, si accende la scintilla, quella scintilla speciale che questo gruppo possiede e comincia la riscossa: la difesa stringe le maglie, in attacco un bell’appoggio di Bonomi, una palla recuperata da Sautariello, un contropiede perfetto concluso a rimorchio da Cascio, ancora Sorrentino da sotto e la gara è riaperta magicamente con un parziale di 8-0. Si va negli spogliatoi con la consapevolezza che tutto è ancora possibile. Coach Braida lancia nel quintetto della ripresa la 16enne Noemi Viana che risponde con maturità: alcuni suoi canestri esaltano le compagne e anche a rimbalzo la sua stazza si fa sentire, pur mescolata alle ingenuità della giovane età. Sul 32-29 la Turchia comincia ad andare nel panico, tiene botta ancora per qualche minuto ma alla fine del terzo quarto è riacciuffata da un canestro di Sorrentino. Così l’ultimo quarto comincia praticamente da zero a zero: ma adesso è l’Italia che ha l’inerzia in mano. Sorrentino è ‘calda’ e un paio di plastiche conclusioni lanciano la volata, concretizzata dalle sgroppate di Sautariello: 47-39 al 35′ e sembra fatta. Mai dire mai, però. La Turchia vuole tener vivo il suo sogno e schiera un pressing disperato che produce bagarre in campo: Canali e Galimberti sono sotto pressione e si sfanno sfilare via qualche pallone di troppo che riapre l’incontro sino al 47-45 del 37′.  Ma per fortuna l’aggancio non arriva grazie alla difesa e due liberi di Sautariello che prende un fallo di platino scacciano i fantasmi di una possibile beffa sul filo di lana. Dalla lunetta poi le azzurre congelano il risultato: 53-45 e si vola nelle prime quattro del mondo.

Felicissima e sfinita, coach Sara Braida vuole ringraziare le sue ragazze “per lo spirito di squadra e di sacrificio che hanno sempre dimostrato, l’Italia non muore mai”.