Dopo lo judo, le arti marziali mandano in scena il karate. Gli azzurri riponevano grandi aspettative su Pasquale Longobardi, ma il gigante di Napoli è stato eliminato al primo incontro: “L’ucraino che lo ha battuto si è preso la rivincita perché agli scorsi Mondiali era stato il nostro atleta a uscire vincitore dal duello – ricorda il Dt Gerardo Di Gruccio -. Peccato, secondo me Pasquale è rimasto bloccato dal punto di vista psicologico, ma nei prossimi giorni ha altre chances nelle gare open e di squadra”.
Mentre ha rischiato di fare la sorpresa Daniele Di Guido, che ha disputato una buona gara a livello di kata (figura), è stato ripescato ma ha incrociato purtroppo un ottimo avversario, fra l’altro turco: “E in una sfida di pari livello i giudici di gara hanno dato la vittoria all’atleta di casa” sottolinea con un pizzico di amarezza Di Gruccio. Lo stesso Di Guido, poi, è tornato sul tatami per il kumite (combattimento) ottenendo alla fine un 5° posto niente male. “Ma poteva fare anche meglio di così” sottolinea il dirigente azzurro.
Oggi è il turno di Maurizio Tornincasa nella categoria -75 kg, Giuseppe Improta per la categoria -84 kg e ancora Longobardi nella categoria +84 kg: “Questa volta abbiamo concrete speranze di medaglia” assicura il Dt azzurro.