A meno di 30” dalla fine l’Italia è sotto di cinque punti (48-43) e sembra finita. La Polonia ha dominato a rimbalzo, ha avuto vantaggi anche di 10-11 punti (l’ultimo 34-44) e deve solo gestire il vantaggio. Ma la fortuna che fino a quel momento aveva girato le spalle alle azzurre, imprecise ma anche sfortunate al tiro, finalmente guarda con benevolenza verso la Nazionale di coach Sara Braida. Nel finale succede di tutto: un gancio di Giulia Sautariello riporta l’Italia a -2 (46-48). A 5” dal gong la Polonia effettua una rimessa suicida, che tocca la retina. Palla restituita dagli arbitri alle azzurre che servono Viola Strazzari sulla linea dei 6,75: l’unica bomba che entra in tutta la partita (la percentuale da tre è di 1/15) è quella giusta. Invasione di campo, abbracci e lacrime sul parquet, con la piccola Viola (classe 2001) portata in trionfo. E’ stata la vittoria della volontà (49-48 il finale) perché l’Italia ha giocato a tratti veramente male: un inizio molle ha costretto Cascio e compagne sempre ad inseguire. Gara ricucita più volte, con le azzurre che tornano in partita grazie ai recuperi difensivi, ma soffrendo tanto sulle seconde opportunità avversarie, che hanno fatto valere la maggior stazza. Ma l’ultimo quarto è stato una battaglia e l’Italia ha combattuto con più determinazione. Nel basket, che vive di capovolgimenti improvvisi, bisogna crederci sempre, perché le sorprese sono sempre possibili. E quella confezionata dalle azzurre è stata favolosa.